Ufficio di Pastorale Giovanile 

Settimo giorno da pellegrini per i giovani della gmg di Rio 2013

Un sole splendente ha accompagnato i primi passi dei pellegrini nell’ultimo giorno della loro settimana missionaria. Al mattino si sono riuniti nelle zone pastorali di Itaquatecetuba e ivi sono rimasti fino all’ora di pranzo. Nel pomeriggio i giovani della comunita’ di S. Bartolomeo hanno voluto congedare i pellegrini con un forte e gioioso momento di lode a Dio e di preghiera che ha visto tutti impegnati. Con un battito di mani, con la voce a squarciagola e con alcuni balli i giovani hanno voluto ringraziare Dio per questi giorni trascorsi insieme. Al termine del momento di preghiera alcuni pellegrini hanno tenuto una testimonianza, condividendo le proprie impressioni riguardo l’esperienza missionaria. Molti hanno messo in risalto l’amore che tanta gente ha avuto di aprire le porte delle proprie case, di accogliere i pellegrini come amici e non come stranieri. Tutti infatti in questi giorni si sono sentiti a casa, quasi dimenticando di stare in Brasile, lontano dalle proprie famiglie. La comunita’ di Itaquaquecetuba ha dato ai giovani italiani molto di piu’ di quanto poteva permettersi. Taluni collaboratori parrocchiali, addirittura, si sono “giocati” le proprie ferie lavorative per garantire i pasti quotidiani ai pellegrini, per organizzare le molteplici celebrazioni, gestire i servizi urbani ed esprimere anche solo la propria presenza. Culmina dunque una settimana che nessun pellegrino potra’ mai dimenticare. Al termine delle risonanze e dopo un breve spettacolo teatrale, si e’ tenuta la Celebrazione Eucaristica di chiusura della settimana missionaria. Il responsabile dell’area pastorale di S. Bartolomeo, don Beniamino Resta, ha preso la parola e ha voluto ringraziare le famiglie della comunita’ che con amore e dedizione hanno accolto i giovani, e i medesimi che si sono mostrati sempre docili e disponibili a vivere appieno quest’esperienza. Prima dei saluti ufficiali, e’ stato distribuito a tutti un omaggio che ricorda la permanenza dei giovani nella comunita’. Dopo la cena, fra lacrime di gioia,  si sono susseguiti molti abbracci e tanti arrivederci, con la sicura speranza che Dio unisce sempre coloro che vivono nel Suo nome, a prescindere dalle distanze temporali.